Il programma Pompeii Commitment. Materie archeologiche – Digital Fellowship sostiene e incoraggia metodologie sperimentali e approcci aperti. Nasce con l’obiettivo di fornire uno spazio per ricerche estese – a distanza o in situ – durante un periodo di alcuni mesi, concentrandosi su aspetti connessi sia alla storia che alle simbologie, alle narrazioni e ai possibili significati del sito pompeiano. A testimonianza di questo spirito, la Digital Fellow 2023 Legacy Russell sta utilizzando tale contesto come un’opportunità per generare nuovi pensieri e testi, che culminerà in un libro di poesie pubblicato in collaborazione con Be Oakley / GenderFail (New York) nel 2024. In occasione della conclusione del ciclo inaugurale delle Digital Fellowship, viene annunciato al pubblico lo sviluppo di questa nuova pubblicazione cartacea.
Nel 2020 il primo libro di Legacy Russell, Glitch Feminism: A Manifesto, ha affrontato temi legati a genere, razza e tecnologia, diventando rapidamente un testo di riferimento all’interno di considerazioni contemporanee. In particolare, il libro riflette su come i glitch, tipicamente considerati errori o malfunzionamenti, possano essere visti come opportunità di resistenza e sovversione. Russell collega questa nozione a discussioni più ampie sull’identità e sulle strutture di potere. L’autrice si avvale sia di scrittura accademica sia di aneddoti personali, impiegando uno stile esplorativo che si manifesta con un certo grado di frammentazione e descrive le opportunità che Internet ha fornito dai primi anni del Web 1.0 ad oggi per coltivare le nostre personae pixelate. In una conversazione con Lynn Hershman Leeson pubblicata nel 2020, Russell ha spiegato che il glitch racchiude potenzialità poiché spinge in direzioni alternative. Ci permette di osservare dove i sistemi hanno successo e dove falliscono, e genera possibilità per costruire mondi in modo diverso: “Gran parte del mio lavoro è avvenuto all’apice di qualche disastro. Il glitch si verifica quando qualcosa va completamente storto. Risiede nell’anatomia di qualcosa che ha fallito e, osservando quell’anatomia, spesso ti viene in mente una strategia completamente nuova per la sopravvivenza”.1
A seguito della lettura di Glitch Feminism: A Manifesto, ci siamo chieste se l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. – e Pompei – potessero essere lette attraverso la lente del glitch. Pompeii Commitment. Materie archeologiche ha d’altronde spesso ripercorso il paradosso dell’eruzione come momento di distruzione che catalizza nuove possibilità e prospettive, trasformando il paesaggio e sfidando narrazioni consolidate. Riprendendo le parole chiave dell’indice di Glitch Feminism: A Manifesto, si potrebbe affermare che anche Pompei “rifiuta, è cosmica, getta ombra, ignora, è errore, encripta, è pelle, mobilita, mescola, sopravvive”. Pompei è un passaggio trans-temporale, un portale radicato in una catastrofe naturale che ha portato distruzione, preservazione e rigenerazione allo stesso tempo. Come discusso da Alexis Pauline Gumbs e Hans Ulrich Obrist nel Commitment pubblicato nel 2021, evocando la nozione di tremblement di Édouard Glissant Pompei è paragonabile al tremore vulcanico che trascende il sistema di pensiero stabilito. Queste idee sembrano pertinenti nel tracciare ipotetici paralleli tra Glitch Feminism e Pompei, sia come simbolo che come manifestazione fisica del tempo e dello spazio. In questo stato intermedio, Pompei sfugge ai dualismi, più mondi coesistono e l’approccio di Russell in relazione allo spazio digitale come dimensione e strumento di costruzione del mondo risuona fortemente.
L’unicità della collaborazione con la casa editrice indipendente, queer e “imperfetta” GenderFail rimanda ulteriormente alla proposta di comprendere il fallimento da una prospettiva intersezionale. Fondata nel 2015 da Be Oakley a Brooklyn, New York, GenderFail ha ad oggi pubblicato volumi tra cui Radical Softness as a Boundless Form of Resistance (2019) e più recentemente Failure as Futuremaking (2023) in cui Oakley identifica varie forme di fallimento – personale, pubblico e politico – come fonte illimitata di potenziale creativo. Nel loro saggio, Oakley afferma: “La struttura stessa del successo in una società bianca cis dominata dagli uomini richiede che neghiamo i nostri veri desideri, rinviandoli incessantemente. Richiede una spinta costante e iper-maschile al dominio – proprio ciò che il queer radicale sta cercando di distruggere – al fine di raggiungere standard di vita appena adeguati. […] Diventiamo fallimento per preservare una misura di autonomia? O abbracciamo il successo per vivere?”. CA – SB
1. https://topicalcream.org/features/a-glitch-in-the-system-legacy-russell-and-lynn-hershman-leeson-in-conversation-about-glitch-feminism/
Immagine in home page: Platano (Platanus orientalis L.) dalla Casa del Bracciale d’oro, I sec. d.C. Courtesy il Parco Archeologico di Pompei.
Legacy Russell (1986, New York City, USA) è una curatrice e scrittrice. Nata e cresciuta a New York City, è Executive Director & Chief Curator di The Kitchen. In precedenza è stata Associate Curator of Exhibitions presso The Studio Museum in Harlem. Russell ha conseguito un MRes con Distinction in Art History presso Goldsmiths, University of London, con un focus in Visual Culture. Il suo lavoro accademico, curatoriale e creativo si concentra su genere, performance, identità digitale, idolatria di internet e rituali legati ai nuovi media. Gli scritti, le interviste e i saggi di Russell sono stati pubblicati a livello internazionale. Tra le mostre recenti si citano: Matthew Lutz-Kinoy: Filling Station, Samora Pinderhughes: GRIEF, e Sadie Barnette: The New Eagle Creek Saloon, tutte presso The Kitchen, New York (2023-2022); The New Bend, Hauser & Wirth, Los Angeles e Somerset (2023-2022); The Condition of Being Addressable, ICA, Los Angeles (2022); Projects: Kahlil Robert Irving, Projects: Garrett Bradley, e Projects: Michael Armitage tutte presso The Studio Museum in Harlem in collaborazione con The Museum of Modern Art, New York (2022-2019); (Never) As I Was, This Longing Vessel, e MOOD presso The Studio Museum in Harlem in collaborazione con MoMA PS1, New York (2021); Thomas J Price: Witness, Dozie Kanu: Function, Chloë Bass: Wayfinding, e Radical Reading Room tutte presso The Studio Museum a Harlem, New York (2021-2019). Russell ha ricevuto il Thoma Foundation 2019 Arts Writing Award in Digital Art, il Rauschenberg Residency Fellowship 2020, il Creative Capital Award 2021 e il Centre for Curatorial Leadership Fellowship 2023. Il suo primo libro è Glitch Feminism: A Manifesto (2020), mentre il suo secondo volume, BLACK MEME, è in uscita con Verso Books.
GenderFail (fondata nel 2015, New York City, USA) è una piattaforma di pubblicazione, programmazione e archiviazione gestita esclusivamente da Be Oakley. GenderFail è una not non-for-profit ma proift-per-sopravvivenza o profit-per-continuare-il-nostro-lavoro-senza-altri-mezzi-di-capitale e, soprattutto, per sostenere gli autori pubblicati e dare profitto al loro lavoro. GenderFail ha pubblicato opere di Sable Elyse Smith, Anthony Iacono, Lex Brown, Alok Vaid-Menon, American Artist, Demian DinéYazhi, Abigail Lucien, Pallavi Sen, A.L. Steiner, Morgan Bassichis, Gregg Bordowitz, Alexander Chee, Eileen Myles, Pamela Sneed e numerosi altri. Le pubblicazioni GenderFail possono essere trovate nelle biblioteche e nelle collezioni speciali del Metropolitan Museum of Art Thomas J. Watson Library, New York; Museo d’Arte Moderna (MoMA), New York; Tate Britain, Londra; e oltre 100 altri distributori. GenderFail è Robert Rauschenberg Foundation Grantee per il ciclo 2022-2025. GenderFail ha preso parte a mostre, programmi ed eventi tra cui: Dimensions of the Artist/Designer/Writer/Publisher/Printer/Human, Printed Matter, New York (2023); Imperfect Archiving, Archiving as Practice, Center for Book Arts, New York (2021); Excess and Refusal, Kim? Contemporary Art Centre, Riga (2021); Radical Reading Room, The Studio Museum in Harlem, New York (2019); Queer Zines, Williams College Museum of Art, New York (2019); Past and Future Fictions, MoMA PS1, New York (2018). Il loro lavoro è stato presentato su Vogue Italia, The Baffler, Eye on Design e molti altri.
Legacy Russell