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© Pompeii Commitment. Archaeological Matters, un progetto del Parco Archeologico di Pompei, 2020. Project partner: MiC.
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David Soin Tappeser & Himali Singh Soin. in the spirit of the fountain: a performance at pompeii

Commitments 02    31•12•2020

David Soin Tappeser & Himali Singh Soin
in the spirit of the fountain: a performance at Pompeii (video still), 2020-2022
video performance 14’45″
Courtesy gli Artisti

Himali Singh Soin e David Soin Tappeser si sono trasferiti a Napoli nel settembre 2020 per approfondire la loro ricerca su rituali, tradizioni magiche e pratiche spirituali nel Sud del mondo, stabilendo collegamenti tra le condizioni socio-politiche in cui si formano queste conoscenze. Questo percorso di ricerca ha avuto inizio con la loro serie di trasmissioni, Static Range (2020) ispirata al Nanda Devi, la montagna sacra dell’Himalaya indiano dove, nel corso della Guerra Fredda, la CIA tentò di collocare un impianto di sorveglianza a energia nucleare per intercettare i dati missilistici cinesi. La dea montagna, una “rivoluzionaria lunatica”, secondo la definizione dei due artisti, “scatenò un’immensa tempesta” e così la spedizione dovette tornare sui propri passi, perdendo il dispositivo alimentato a plutonio che non venne più ritrovato. Le perdite di materiale radioattivo, lente e invisibili, che penetrano nel ghiacciaio della montagna, forniscono una cornice narrativa entro cui esplorare collegamenti tra gli elementi naturali e quelli creati dall’uomo, tra mitologie e l’imminenza del disastro – qualcosa che gli artisti hanno fortemente associato anche al contesto pompeiano. in the spirit of the fountain: a performance at pompeii (“nello spirito della fontana: una performance a pompei”) (2020) registra il culmine del percorso – spirituale e altrettanto fisico – dei due artisti, lungo una linea sismica dalla montagna nucleare himalayana ai resti vulcanici di Pompei. I tremiti e i racconti delle terre che hanno incontrato sono confluiti in un una breve composizione filmica girata alla Casa della Fontana Grande, un’opera che combina movimenti ritualistici, eseguiti da Soin, con musica di Tappeser che suona tamburi Nagada, appositamente costruiti a mano da artigiani nella città natale di Soin, nel distretto himalayano di Kumaon. Ispirati dal Jagar himalayano, un rituale in cui gli antenati vengono risvegliati per prendersi cura dei propri discendenti, gli artisti si rivolgono agli spiriti locali perché evochino rimedi per un momento critico del tempo attuale, allacciandosi alla loro lettura del concetto di “crisi della presenza” del filosofo napoletano Ernesto Di Martino. Una versione successiva di quest’opera (2022) arricchisce la versione originale con nuovo materiale filmato a Stromboli; e trasforma il lavoro in un racconto magico-realista in cui un antenato futuro ne incontra uno del passato, viaggiando da un vulcano improvvisamente attivo, a causa dei cambiamenti sismici della Terra, alle rovine di Pompei. Nel corso del loro incontro i due antenati conservano – e liberano – i tremori dei luoghi esistiti prima e dopo di loro. Il fumo diventa uno strumento di illusione, tra il visibile e l’invisibile, tra il nucleo e il cielo, un incantesimo quantico. Un cembalo sostituisce il disco oracolare di bronzo rinvenuto al culto di Hera, che presiedeva a funzioni che suonavano gli spiriti dei defunti. L’ascolto diventa mezzo per connettersi a temporalità fuse tra loro; così come il mezzo attraverso il quale recuperare una forza vitale collettiva. “Questo film è tanto un’opera d’arte quanto la documentazione di una performance”, dichiarano gli artisti, “e i confini tra i due sono sfumati. All’inizio e alla fine c’è una estetizzazione dell’immagine (una ricerca continuativa nel sublime del nucleare), mentre il rituale di mezzo rimane sacro a se stesso, senza essere toccato dal digitale. La pandemia, così come l’epicità dello stesso sito storico di Pompei, ispira la creazione di questo genere di forme artistiche ibride”. Incanalando sia l’acqua sia il fuoco e guidati dai suoni improvvisati dei tamburi, Soin e Tappeser aprono una via all’atto dell’ascolto come modalità di connessione al tempo fuso, indicando una mediana in cui materia e spirito divengono interpenetrabili. SB

in the spirit of the fountain: a performance at pompeii è stato commissionato dalla XIII Biennale di Shangai, Thyssen-Bornemisza Art Contemporary, e dal Parco Archeologico di Pompei nell’ambito del programma Pompeii Commitment. Materie Archeologiche.

Al fine di preservare la qualità sonora del film, raccomandiamo la visione con l’ausilio di cuffie o di casse.

Immagine in home page: David Soin Tappeser & Himali Singh Soin, in the spirit of the fountain: a performance at pompeii (video still), 2020-2022. Courtesy gli Artisti

Himali Singh Soin (New Delhi, 1987. Vive tra Londra e Delhi) è una scrittrice e artista. Utilizza metafore ispirate all’universo e all’ecologia per costruire cosmologie immaginarie di interferenze e aggrovigliamenti, distanza e intimità. Cosi’ facendo, riflette in modo profondo sulla perdita dell’ambiente naturale e della casa, cercando rifugio da qualche parte nella radicalità dell’amore. Tra le sue mostre più recenti e prossime: Serpentine Galleries, Londra; Biennale di Shangai; EWERK Luckenwalde; Haus der Kulturen der Welt, Berlino; Contemporary Art Centre, Vilnius; Migros Museum, Zurigo; Dhaka Art Summit, Dhaka; Block Universe, Dubai. È la vincitrice dell’edizione 2019 del Frieze Artist Award e writer-in-residence presso la Whitechapel Gallery. Soin ha ottenuto un Master in Belle Arti (MFA) presso Goldsmiths, University of London.

David Soin Tappeser (Bonn, 1985. Vive tra Delhi e Londra) è un musicista e compositore jazz. La sua attività musicale ruota principalmente intorno all’improvvisazione, intesa come modo per reinventare le tradizioni consolidate. Il suo approccio melodico allo strumento sottolinea l’estetica della tonalità, del suono e delle dinamiche. Le esecuzioni e le composizioni di Tappeser sono influenzate dalle pulsazioni interne, dallo sfasamento e dalla frammentazione oltre che dalla manipolazione del tempo attraverso la musica. Oltre che nei tour che l’hanno portato a suonare in Messico, Francia e India insieme al suo trio di jazz sperimentale [wt]³, le esecuzioni e le composizioni di Tappeser sono state presentate recentemente a Max Mueller Bhavan/Goethe Institut, New Delhi; Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid; Gropius-Bau, Berlino; Whitechapel Gallery/LCMF, Londra; Biennale di Shangai.

Sacralitá e palcoscenico

 

Rituali, tradizioni magiche e pratiche spirituali tra elementi naturali e creati dall’uomo

Historiae02

Estratti da “Picasso e Napoli: Parade”, Mondadori Electa, Milano, 2017


Inventario02

Maschere e volti


Pompeii Commitment

David Soin Tappeser & Himali Singh Soin. in the spirit of the fountain: a performance at pompeii

Commitments 02 31•12•2020