L’opera di Anna Maria Maiolino presentata come fulcro del suo contributo a Pompeii Commitment. Materie archeologiche – Um Momento, Por Favor (“Un momento, per favore”), 1999-2004 – contrassegna geografie di distanza oceanica, profondamente significative per la biografia dell’artista, avvicinandole in un unico punto, un momento, di incontro. Da un lato l’Italia, paese nativo di Maiolino, evocato attraverso la canzone “Napule Canta” (1958) del cantautore napoletano Roberto Murolo che l’artista stessa interpreta, sovrapponendosi alla traccia originale e offrendo un’esecuzione che resta fedele all’atto interpretativo della propria memoria, piuttosto che tentare di avvicinarsi alla perfezione impeccabile, aliena (e forse impossibile) dell’“autenticità”. Dall’altro lato emerge il Brasile, paese adottivo di Maiolino in cui l’artista si trasferì molto giovane con la sua famiglia, e dove sono cresciuti i suoi figli, presente nel film in quanto luogo fenomenologico dell’atto performativo registrato dalla telecamera nel 1999. Evocare il passato non è, per Maiolino, un esercizio nostalgico quanto una pratica poetica ed epistemica che ha a che vedere con la costruzione in divenire della propria identità come donna, come donna artista, e come donna emigrante e immigrante. La versione finale di Um Momento, Por Favor è datata 1999-2004, raccogliendo in sé il tempo dilatato tra la genesi e la pubblicazione del film. Le immagini in movimento mostrano sprazzi estremamente ravvicinati del volto di Maiolino, e che mai ne permettono una visione d’intero. Il close-up è uno stile filmico molto presente nel suo vocabolario creativo, componendo un autoritratto visivo e sonoro, intimo sebbene frammentario, che l’artista stessa ha definito una “cartografia di pelle consumata e invecchiata, come certi territori che appaiono degradati e deserti.” Rispondendo all’invito a partecipare a Pompeii Commitment. Materie archeologiche, Maiolino ha generosamente scelto di donare la propria opera Um Momento, Por Favor, 1999-2004, a Collectio, quasi come ulteriore atto di intima veridicità e di rivendicazione delle proprie radici intrecciate fra continenti e epoche diverse, immerse nello scorrere del tempo e nel dispiegarsi dello spazio.
Anna Maria Maiolino (1942, Scalea)
Testo ricavato dall’introduzione al Commitment di Anna Maria Maiolino, a firma di Stella Bottai.