All’inizio del 2020, su invito di Fondazione ICA Milano e di Pompeii Commitment. Materie archeologiche, Simone Fattal ha visitato il Parco Archeologico di Pompei al fine di studiare in presenza il sito e i depositi archeologici – una ricerca confluita successivamente nelle riflessioni e nelle rappresentazioni scultoree della mostra A breeze over the Mediterranean, prima personale dell’artista in Italia, presso Fondazione ICA Milano.
La mostra ha incluso numerose opere realizzate in ceramica, create da Fattal nel 2021 presso le celebri Officine Gatti di Faenza. Una di queste – Hermes (2021), direttamente ispirata dal sopralluogo dell’artista a Pompei – è stata acquisita dal Parco Archeologico di Pompei, diventando una delle opere fondative di Collectio.
Fattal ha osservato la storia universale e le molteplici storie individuali di Pompei, traendo ispirazione dai manufatti pompeiani, dai loro archetipi culturali, religiosi, sociali e storici e dalla loro commistione fra gli elementi minerali, vegetali e animali di cui essi erano originariamente composti e le funzioni culturali che furono loro attribuite, prima che divenissero frammenti in cui si annulla ogni distinzione fra vita e morte, mito e storia, naturale e culturale, umano e non umano. Le ceramiche di Fattal, tra cui Hermes (2021), evocano un palinsesto i cui significati molteplici e le possibili interpretazioni corrispondono ad un archetipo in cui diverse culture mediterranee coesistono fondendosi tra di loro e con l’ecosistema che le ospita, fissate in un apparente eterno presente. Nelle sue opere l’artista fa emergere dalla materia, forme che evocano l’unione fra dimensione carnale e mistica, realtà e immaginazione, plasmando figure che restituiscono l’intimità più profonda dei nostri sentimenti e dei nostri pensieri e li connettono alla dimensione storica e culturale per esprimere il valore e, insieme, la delicatezza e la fragilità della vita umana.
Simone Fattal (Damasco, 1942. Vive e lavora a Parigi)
Testo ricavato dall’introduzione al POMPEII COMMITMENT 05 di Simone Fattal, a firma di Stella Bottai e Andrea Viliani.