Deborah-Joyce Holman

Deborah-Joyce Holman (1991, Basilea, Svizzera) si occupa del rapporto tra culture visive popolari e capitale, e le politiche di rappresentazione interconnesse. Holman mette a confronto il potenziale di sfruttamento del modo in cui le immagini entrano in collisione con il capitale con un approccio di sovversione artistica e cinematica, di ripetizione e di rifiuto, utilizzando diversi mezzi di comunicazione quali video, scultura e pittura. Mostre personali si sono tenute a: Galerie Gregor Staiger, Zurigo (2023); Cordova, Barcellona (2022); Istituto Svizzero, Palermo (2022); Schwarzescafé, Luma Westbau, Zurigo (2022). Opere dell’artista sono state esposte anche a: Institute of Contemporary Arts, Londra (2022); Centre culturel suisse, Parigi (2022); The Shed, New York (2021); House of Electronic Arts, Basilea (2021); 7a Athens Biennale, Atene (2021); Yaby, Madrid (2021); Centre d’Art Contemporain, Ginevra (2021); La Quadriennale di Roma (2020); Fondation d’entreprise Pernod Ricard, Parigi (2019); Auto Italia, Londra (2019); Oslo 10, Basilea (2017) per citarne alcune. Dal 2020 al 2022, Holman ha lavorato come direttore associato di Auto Italia, Londra. Ha fondato e diretto 1.1, una piattaforma per artisti emergenti nelle arti visive, nella musica e nelle pratiche basate sul testo, con uno spazio espositivo a Basilea, Svizzera, attivo tra il 2015 e il 2020; ha inoltre curato le edizioni 2018 e 2019 delle mostre collettive annuali per il festival delle arti e della musica Les Urbaines, a Losanna, presentando lavori recenti realizzati da più di 15 artisti internazionali.

FOTO DI Jelena Luise