Cosa succederebbe se fosse possibile avere un’esperienza olfattiva del passato attraverso le rovine? Che tipo di storia verrebbe raccontata? Queste sono alcune delle domande alla base di Invisible Pompeii (“Pompei Invisibile”): un’indagine in corso di Sissel Tolaas sulle possibilità del patrimonio olfattivo, ideato e commissionato dalla Nicoletta Fiorucci Foundation, Team Partner di Pompeii Commitment. Materie archeologiche. Avviato nel 2020, il progetto di ricerca prende in esame quello che l’artista definisce “smell heritage” — ovvero il patrimonio olfattivo racchiuso nel sito archeologico — e parte dal presupposto che l’olfatto è una parte essenziale dell’esperienza umana e uno strumento importante per comprendere sia il presente che il passato. L’olfatto è più strettamente legato alla memoria di qualsiasi altro nostro senso. Gli odori innescano forti ricordi, mentre nuove essenze sono la base per memorizzare il presente. Leader mondiale in questo campo, Tolaas si interessa alla raccolta e alla lettura di quelle informazioni che sono racchiuse nelle molecole olfattive e che, proprio in quanto emesse da tutto e tutti, offrono una testimonianza senza precedenti di un dato ambiente, così come ulteriori metodi e mezzi per interagire con il mondo e la sua storia.
Nel corso di due sessioni di campionature molecolari presso il Parco Archeologico di Pompei nel 2022, Tolaas ha realizzato una serie di prelievi molecolari di artefatti di vario genere — un’olla con grassello dall’insula occidentalis, un unguentario, terreno vulcanico, pane e un bruciaprofumi, per citarne alcuni — affiancando sia gli archeologi assegnati agli scavi di Terme del Sarno (VIII 2, 17-23) e Casa degli Archi (I 17,4), sia il team di professionisti presso il Laboratorio di Ricerche Applicate al Parco Archeologico di Pompei.
La Digital Fellowship pubblicata su pompeiicommitment.org a partire dal 27 giugno 2023 e una preview speciale del progetto presentata presso la Serpentine Summer Party 2023 nella stessa data, costituiscono due momenti pivotali per articolare la ricerca e lo sviluppo metodologico dell’artista nella sua complessità e per introdurre l’idea che il naso non è solo una parte fisica del nostro corpo ma anche uno strumento di comprensione intellettuale. Suggerendo che l’olfatto costituisce un potenziale strumento di ricerca archeologica, l’artista approccia Pompei come un sito che va al di là del solido. Il lavoro di Tolaas — tanto scientifico quanto narrativo — rivela una serie di dati che non solo considerano le tracce dei reperti pompeiani, ma anche i loro eco-fatti e bio-fatti parte di una costellazione collettiva di agenti vivi. Citando l’artista stessa: “Viviamo in un mondo guidato dal linguaggio e dall’immagine. Pixel semiotico, semantico e occhio. Stiamo tutti parlando di interconnettività. Siamo interspecie. Ma come lo facciamo? Come comprendiamo diversi tipi di informazioni? Come usiamo questo fatto per raccontare la storia che pensavamo di conoscere? Richiederebbe l’applicazione di diversi tipi di scienza, e anche di arte, a un contesto, contenuto e conoscenza solidi, sfidando altri modi di fare le cose, altri protocolli e metodologie. Forse le scriveremo insieme (non solo io, io e me), ottenendo l’accesso a un contesto, contenuto e conoscenza che altrimenti Pompei non avrebbe mai avuto.” La Digital Fellowship è caratterizzata da documentazione visiva e grafica legata sia alla metodologia operativa dell’artista che ai dati relativi alla campionature molecolari effettuate presso il Parco Archeologico di Pompei. A questi segue un contributo testuale a cura di Andrea Viliani e parte di Flash Art Italia Estate n.361 in cui Tolaas racconta come il tema dell’olfatto possa racchiudere sia la poetica e l’emotività intrinseche in questo senso, sia la chimica e l’analisi scientifica. Durante la Serpentine Summer Party 2023 è invece stata presentata una serie di Smell Artifacts (“artefatti olfattivi”), che hanno offerto al pubblico la possibilità di esperire una serie di odori presenti a Pompei nella dimensione temporale del 79 d.C. Il progetto di Tolaas ambisce a contribuire nella formulazione di altre tipologie di catalogazione, nonché il primo smell archive (“archivio olfattivo”) di Pompei, generando un tool-kit per una conoscenza multisensoriale del patrimonio storico. Anche un semplice respiro può essere catturato e reso memoria collettiva. CA – SB
La Digital Fellowship di Sissel Tolaas fa parte di un più ampio progetto di ricerca ideato e commissionato, nel contesto di Pompeii Commitment. Materie archeologiche, da Nicoletta Fiorucci Foundation, Team Partner del programma. La Digital Fellowship è sviluppata in collaborazione con Flash Art.
1. Immagine:
Sissel Tolaas nel suo studio, 2022
Courtesy l’Artista
2, 3, 4, 8. Testo:
Sissel Tolaas spiega la sua metodologia, 2022
Courtesy l’Artista e Nicoletta Fiorucci Foundation
5, 6, 7, 9, 10. Immagini:
Documentazione dell’attività di campionamento molecolare svolta da Sissel Tolaas in Situ presso il Parco Archeologico di Pompei, febbraio/settembre 2022
Courtesy l’Artista e il Parco Archeologico di Pompei
Foto Sissel Tolaas
Immagine in home page: Sissel Tolaas, Lava vulcanica con bolle d’aria microscopiche, 2023. Courtesy l’Artista e Nicoletta Fiorucci Foundation
Sissel Tolaas lavora, ricerca e sperimenta in maniera approfondita sul tema dell’olfatto sin dal 1990. Tolaas è considerata un’autorità in questo campo di ricerca scientifica e artistica, e vanta importanti collaborazioni e partecipazioni a mostre, tra cui: dOCUMENTA (13), Kassel; MoMA, New York; MoMA, San Francisco; Fondation Cartier, Parigi; Serpentine, Londra; Hamburger Bahnhof, Berlino; Tate Gallery, Liverpool; Biennale di Venezia; Kochi Biennale; TBA21, Thyssen Bornemisza Art Contemporary; National Art Museum of China, Beijing; Cooper-Hewitt Museum, New York; Minsheng Art Museum, Shanghai; Art Institute of Chicago; Architecture Biennale 2015, Seoul, Shanghai e Venezia; Time Museum, Guangzhou; Louisiana Museum, Copenhagen. I suoi progetti e le sue ricerche riguardano, tra gli altri, i seguenti temi: clima, patrimonio, ineguaglianza, geopolitica, ecologia sensoriale, biologia, archeologia, antropologia, Antropocene. Tolaas ha inoltre lavorato con importanti università, centri di ricerca e piattaforme, tra cui: Massachusetts Institute of Technology; Max Planck Institute; Nanyang Technical; Harvard University; e Oxford University. Tra i numerosi premi assegnati all’artista si ricordano: Premio per l’innovazione chimica CEW New York 2014; Premio Rouse Foundation 2009, Harvard GSD; Premio Ars Electronica 2010; Synthetic Biology / Synthetic Aesthetics, Stanford University, Oxford University e Harvard Medical school, 2010-2011-2012-2014. Nel 2004 Tolaas ha fondato, con il supporto di IFF (International Flavors & Fragrances Inc.), lo SMELL RE_searchLab di Berlino, un laboratorio di ricerca il cui obiettivo è registrare, replicare e indagare le molecole e la complessa struttura degli odori, al fine di proporre un sistema di comunicazione alternativo: la COMUNICAZIONE OLFATTIVA. Tolaas ha costruito numerosi archivi negli ultimi 25 anni, tra cui: migliaia di campioni di complesse sorgenti di odori e singole molecole; suono linguistico e parafonico; codici e funzioni. La missione di Tolaas: “C’è un intero mondo da annusare e un intero mondo da educare ad annusare.”
Sissel Tolaas
27 • 06 • 2023