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© Pompeii Commitment. Archaeological Matters, un progetto del Parco Archeologico di Pompei, 2020. Project partner: MiC.
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Boris Mikhailov. … In Search of a Window of Opportunity/Exodus …

Commitments 46    12•05•2022

1-3. Immagine:

Boris Mikhailov
In Search of a Window of Opportunity/Exodus …, 2020-2021
video still
Courtesy l’Artista

4-7. Immagini:

Boris Mikhailov
Structures of Madness, or Why Shepherds Living in the Mountains Often Go Crazy, 2011-2012
Courtesy l’Artista

Avvalendosi sia di tradizioni concettuali che documentaristiche e impiegando un’ampia gamma di tecniche fotografiche, per oltre quarant’anni l’artista ucraino Boris Mikhailov ha esplorato la posizione resiliente dell’individuo all’interno dei meccanismi dell’ideologia pubblica, toccando temi come l’Ucraina sotto il dominio sovietico, le condizioni di vita nell’Europa orientale post-comunista e la caduta di ideali di fronte un presente in Ucraina che risulta traumatico e lacerato, disegnando un ritratto collettivo della tragicommedia umana. Il suo lavoro è radicato nel contesto storico e incorpora narrazioni profondamente personali con considerazioni spesso umoristiche e surreali. Mikhailov rivolge inesorabilmente lo sguardo della sua macchina fotografica sui recessi della realtà e delle sue forze dominanti, presentando il corpo come una lente attraverso la quale indagare la storia umana.

“Cosa è venuto prima: l’uovo o la gallina? Un percorso dominato dalle paure o i terrori di una grotta preistorica?”

Queste sono le domande ad aprire il contributo di Boris Mikhailov su Pompeii Commitment. Materie archeologiche, che raccoglie un nuovo video collage, … In Search of a Window of Opportunity/Exodus… (2020–2021), e la serie fotografica Structures of Madness, or Why Shepherds Living in the Mountains Often Go Crazy (2011–2012). Create in uno spazio temporale di un decennio, entrambe le opere presentano un focus sul corpo umano: incensurato nella sua vulnerabilità e sofferenza, nonché nella sua capacità e necessità di recupero, profondamente legato ai cambiamenti traumatici che caratterizzano il proprio ambiente politico e morfologico. Structures of Madness, or Why Shepherds Living in the Mountains Often Go Crazy giustappone fotografie di formazioni rocciose a disegni che presentano gesti organici e evidenziano le forme di apparenza corporea che si trovano nell’ambiente naturale. Facendo riferimento a un vecchio detto secondo cui i pastori svizzeri spesso impazziscono, la serie specula sulla possibile veridicità di tale affermazione e sulle sue cause, trovandole nelle percezioni alterate dell’ambiente roccioso montuoso caratterizzato da drastiche variazioni tra il giorno e la notte. Come scrive Mikhailov: “La sera tutto si trasforma. La realtà cambia o semplicemente svanisce, e fantasmi di vario genere emergono dall’oscurità.” Di notte le montagne diventano frammenti pietrificati di qualcuno che visse tanto tempo fa, e le grotte tornano piene di paure e terrori arcaici: è questo il paesaggio della condizione umana e della sua incertezza, sia nell’universo che nelle nostre esistenze storiche infrante? Utilizzando tecniche di giustapposizione simili alla serie fotografica, anche … In Search of a Window of Opportunity/Exodus… (proiettato per due settimane nel contesto del contributo di Mikhailov a Pompeii Commitment. Materie archeologiche) presenta un viaggio-incubo stratificato, rivelato attraverso immagini della vita quotidiana e motivi classici, dove il corpo è sezionato, caricaturato, violato e controllato ma anche giocosamente modellato in forme alternative — dall’architettura all’arte e alla natura — che rivelano ferite, eruzioni cutanee, tatuaggi e sviluppi amputati di comunità e individui privati di diritti civili, che vivono ai margini della società e sono inevitabilmente legati a progetti ed entità al di sopra di loro. Non direttamente collegate all’eredità pompeiana, le immagini di Boris Mikhailov funzionano come un palinsesto di questioni simili e di agenti in cui natura e cultura, passato e presente, documentario e immaginazione, gioia e dolore coesistono nel raccontare storie sia personali che universali di collasso e guarigione, celebrando in definitiva il valore trasformativo e irrefrenabile della vita. CA-AV

Si ringrazia: Guido Costa, Guido Costa Projects, Torino

Immagine in home page: Boris Mikhailov, In Search of a Window of Opportunity/Exodus …, 2020-2021. Courtesy l’Artista

Boris Mikhailov (Kharkiv, 1938), è uno dei più autorevoli fotografi contemporanei. Nato in Ucraina, la sua ricerca – avviata negli anni Sessanta mentre lavora come ingegnere in una fabbrica – verrà ripetutamente boicottata dal regime sovietico. Nelle sue serie fotografiche Mikhailov affronta una molteplicità di temi che indagano i profondi, radicali e spesso traumatici cambiamenti che hanno investito, e ancora oggi investono, il suo paese natale. L’artista stesso ha dichiarato: “Ritengo che il fenomeno che sto raccontando al mondo è, nella sua essenza, il post-comunismo o il post-sovietico. La Russia è sempre stata del resto un mondo di cataclismi sociali, come è emerso chiaramente lungo tutto il corso del XX secolo.” Per traslato, la disintegrazione sociale conseguente alla fine dell’Unione Sovietica, sia in termini di strutture comunitarie e condizioni di vita che di ripercussione sulla coscienza dei singoli, assurge nelle immagini di Mikhailov a una valenza universale in grado di dare rappresentazione all’identità contemporanea nella sua frammentazione fra inclusione ed esclusione, progresso e emarginazione, identità e sradicamento, stanzialità e migrazione, divenendo testimonianza di una dignità insopprimibile e delle comuni radici etiche di ogni essere umano. A partire dagli anni Novanta, quando la sua ricerca sarà presentata anche in Occidente, alcuni dei più importanti musei del mondo hanno dedicato ampie retrospettive all’artista che nel 2007, 2017 e 2022 ha rappresentato l’Ucraina alla Biennale di Venezia. Fra essi: Staatliche Kunsthalle Baden, Baden; Pinchuk Art Center, Kyiv; C/O Berlin Foundation, Berlino; Kunstverein Wolfenbüttel, Wolfenbüttel; Madre – Museo d’arte Contemporanea Donnaregina, Napoli; Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Torino; MoMA – Museum of Modern Art, New York; Sprengel Museum, Hannover; Kunsthalle Wien, Vienna; Moscow Contemporary Art Center, Mosca; Centre de la Photographie, Ginevra; Institute of Contemporary Art, Boston; Fotomuseum, Winterthur; The Photographic Museum, Helsinki; Museum of Modern Art, Lubiana; Centre National de la Photographie, Parigi; Stedelijk Museum, Amsterdam; Kunsthalle Zürich, Zurigo; Soros Center of Contemporary Art, Kiev; Portikus, Francoforte; The Institute of Contemporary Art, Philadelphia; The Photographers Gallery, Londra. Dopo aver ricevuto nel 2000 l’Hasselblad Foundation International Award e il City Bank Photographer Prize City, nel 2012 lo Spectrum International Prize for Photography e nel 2015 il prestigioso Goslar Kaiserring Award, nel 2021 all’artista è stato conferito lo Shevchenko Ukraine National Prize.

 

Pompeii Commitment

Boris Mikhailov. … In Search of a Window of Opportunity/Exodus …

Commitments 46 12•05•2022

Structures of Madness, or Why Shepherds Living
in the Mountains Often Go Crazy

(2011-2012)

… In Search of a Window of Opportunity/Exodus …

2020-2021 video still